Fabio Mina
HIGH WINDS MAY EXIST (Da Vinci Edition) CD
Il vento porta la vita nel mondo, distribuisce energia e calore condizionandone i fenomeni meteoreologici, fondamentale nel processo di riproduzione delle piante e aiuto basilare per la migrazione di molte specie animali. Da sempre,il vento, agisce sul comportamento dell'uomo. Tra le forze naturali presenti in natura é sicuramente la più difficile da afferrare e una delle più affascinanti da descrivere, i Nuer nell'Africa centrale lo esprimono bene con il concetto di Kwoth, descritto come "l'essere di puro spirito" che é ovunque, impossibile da disegnare o scolpire, non tangibile ma più universale di qualsiasi divinità rappresentata. Qualcosa come Brahman, come Temaukel o Olurum o semplicemente come lo Spirito Santo Cristiano. Fabio Mina é un affermato flautista italiano affascinato dal vento e da diversi mondi musicali, ha studiato la musica classica indiana, approfondito le tecniche del flauto bansuri, del dizi e del hulusi cinese, del duduk armeno, del fujara slovacco, del Khaen thailandese, oltre che altri svariati strumenti a fiato da ogni parte del mondo. Ha collaborato con il trombettista Markus Stockhausen, con Vinicio Capossela e Enzo Pietropaoli tra i tanti, e registrato due dischi in proprio. "High Winds May Exist" è il suo nuovo album, che proprio ai suoni che il vento genera e alle sue risonanze dedica la sua intensa esplorazione. Un disco quasi interamente concepito in solitudine, servendosi di field recordings, di una pedaliera per effetti, di un'elettronica raffinata e mai invadente e sopratutto di un'interminabile sequenza di strumenti a fiato. Dal Rajastan evocato da Where It Comes From alle percussioni Garifuna centroamericane suonate da Marco Zanotti che accompagnano il flauto su The Wind Moves, al caratteristico suono del Dan moi vietnamita di Voices, fino alle mediorientali vibrazioni generate dal'oud elettrificato di Peppe Frana, altro ospite dell'album in Pulsating Air. Fabio Mina ci accompagna in un incantevole viaggio tra le pieghe del mondo, cogliendone il respiro, quel soffio vitale, punto di contatto tra corpo e mente, invitandoci a coglierne fino in fondo tutta la sua potenza mistica.
