Mike Casey
THE SOUND OF SURPRISE /Live at The Side Door (CD)
Capita ormai raramente nell'universo del Jazz contemporaneo di sorprendersi e di rimanere insieme completamente spiazzati. I motivi per esserlo in questo disco di Mike Casey sono molteplici, il primo é sicuramente quello di aver recuperato l'antica e ormai purtroppo superata tradizione dei dischi registrati dal vivo in piccoli club e cosa ancor più inusuale, questa scelta é stata fatta per il suo disco d'esordio, per l'occasione registrato al "Side Door" di Old Lyme nel Connecticut.
Del resto il mondo che da sempre affascina il giovane sassofonista americano é quello appartenuto ai grandi del Be bop e dell'Hard bop, da Charlie Parker a Miles Davis, da John Coltrane a Sonny Rollins, proprio a quest'ultimo, più di ogni altro, Mike Casey paga il suo debito di riconoscenza avendolo in qualche modo inconsciamente spinto ad approfondire le possibilità del trio nella sua formula ideale per liberarne tutta la capacità espressiva.
Ma non pensate che sia solo un esercizio di stile quello di Mike Casey, tutt'altro, bastino i primi secondi di Hydraulics in apertura a chiarire che l'approccio del trio resta assolutamente imprevedibile, con l'esplosiva ritmica affidata alla batteria di Corey Garcia e al basso di Matt Dwonszyk sul quale il sax é libero di inserirsi in maniera totalmente free.
Le riletture sono estremamente personali, come quella di Turnaround, dove il tema di Ornette Coleman si rende riconoscibile solo dopo qualche minuto, trascinando l'attento pubblico all'inevitabile applauso. Il meraviglioso groove notturno di Dagobah offre un saggio ampio della cifra stilistica di Casey, totalmente a suo agio nell'improvissazione, forte di un suono caldo e avvolgente capace di spegnersi progressivamente per lasciare spazio al formidabile senso del ritmo di Garcia, lanciato in un solo formidabile, prima di riaccendersi per il finale.
Heartbreak é un altro originale che si snoda su una linea continua di basso sul quale Casey tra continui cambi di passo disegna le sue splendide melodie.
Il curioso trattamento riservato alla mitica Mack the Knife di Kurt Weil con il suo tema, prima accellerato e poi in progressione destrutturato, porta dritto al Jazz modale di Miles Mode, altro grande classico dal repertorio di John Coltrane, questa volta trattato con rigoroso rispetto, seppur maestosamente occupato nella parte centrale dal lunghissimo solo di Corey Garcia.
Il finale é affidato agli oltre dieci minuti di Little Melonae tratta da quel colossale album che fu "The New Tradition" del 1955, a firma di uno dei grandi sassofonisti della storia del Jazz, Jackie McLean che proprio nel Connecticut, non troppo lontano dalla sede del "Side Door", vede a lui intitolato il prestigioso "Institute of Jazz" dell'università di Hartford, dove il nostro Mike Casey é andato formandosi dal 2011.
"The Sound of Surprise" in ultima analisi tiene fede al suo titolo programmatico, con tutta l'urgenza, l'immediatezza e la magia che il trio di Mike Casey é stato in grado di evocare nel magico e unico spazio di un concerto.