Giovanni Sollima
SONATE DI TERRA E MARE (Almendra Music) CD
Almendra Music é un laboratorio di idee ed esperienze condivise che coinvolgono un gruppo di artisti siciliani, una vera e propria "factory" che ha fatto dello Zeit Studio di Palermo il luogo ideale dove sviluppare linguaggi differenti come radio, cinema, fotografia, teatro e musica con l'intento di restituire alla Sicilia il posto che merita nella geografia artistica non solo nazionale. "Piantare semi di musica in terre confiscate alla disumanità" é scritto nel manifesto dell'etichetta, e le sementi sono composte principalmente dalla combinazione di diversi elementi musicali che trovano nella musica colta contemporanea, nel Jazz e nell'elettronica la loro più naturale combinazione partendo dal nuovo disco del violoncellista Giovanni Sollima. Una carriera in costante ascesa la sua, fatta di collaborazioni importanti come quelle con Philip Glass e Yo-Yo Ma e progetti ambiziosi come 100 Cellos, ensemble aperto a violoncellisti di ogni età ed estrazione linguistica e geografica, "Sonate di terra e di mare" é insieme atto d'amore e omaggio alla propria terra d'origine e al lavoro di cinque amici compositori che firmando le tracce di questo lavoro hanno gettato le fondamenta sulle quali Sollima ha edificato la propria casa.
Registrando nell'ambiente fantastico del Laboratorio Teatrale dell'associazione figli d'arte Cuticchio (storici burattinai dell'opera dei pupi), Giovanni Sollima lascia che il suo violoncello insegua un pianoforte come nella forsennata bagatella Scherzo di Giacomo Cuticchio, navighi su un mare minaccioso come nelle Variationes Super Ave Maris Stella di Marcello Bonanno, rievochi antiche suggestioni classiciste nell'intenso e toccante dialogo con il piano di Pietro Bonanno o scenda nell'oscurità del "Labirinto di Cnosso" per incontrare il Minotauro di Giovanni Giannone prima di chiudersi nella Sonata Cangiante di Gianluca Cangemi, insieme di memoria storica del novecento e proiezione nel futuro. Queste cinque composizioni acustiche sono intervallate dall'esplorazione elettronica di Luca Rinaudo, viaggio e visione di "Città Invisibili" (Bauci, Armilla, Ottavia, Cecilia ) di calviniana memoria, dai nomi femminili come Gorgone, anima splendente, simbolo e testa di antica terra di Trinacria.