Helen Money
BECOME ZERO (Thrill Jockey) CD-LP Distr. Goodfellas
La musica come catarsi nel percorso accidentato e tortuoso che accompagna una persona nell’elaborazione di un lutto. La perdita, il dolore, l’isolamento, la risoluzione e la pace. Come nel recente disco di Nick Cave, anche la violoncellista americana Alison Chesney affida al potere taumaturgico della musica la possibilità di una rinascita. "Become Zero" è un viaggio emotivamente intenso nell’animo dell’artista ferita dalla morte di entrambi i genitori ma è sopratutto un affresco lirico e potente di grande musica strumentale. Affiancata dalla pianista Rachel Grimes (Rachel’s), dal batterista Jason Roeder (Sleep, Neurosis) e dai samples ed effetti creati dal produttore Will Thomas, la musica di Alison Chesney o Helen Money (come preferisce chiamare i suoi progetti) è una tavolozza di colori dove prevalgono i toni scuri come nelle limacciose distorsioni di Every Confidence o il potente noise rock di Become Zero e Leviathan, dove risulta evidente che le frequentazioni di questi anni con personaggi come Steve Albini ne hanno sicuramente influenzato il gusto musicale in favore di un approccio frontale e senza tanti fronzoli. Atmosfere che si quietano solo nella successiva Radiate, dove il lancinante rumore iniziale lascia spazio a un suggestivo finale fatto di eteree voci.
Photo: Jim Newberry
Il dialogo tra violoncello e pianoforte nella funerea Blood and Bone è un esempio della profondità che i due strumenti sono in grado di raggiungere creando un’atmosfera greve e percussiva che allenta la sua morsa solo nella successiva struggente Vanished Star.
Rispetto ai precedenti lavori, Helen Money sviluppa maggiormente le possibilità della registrazione, cercando di sfruttare l’elettronica, integrando le tracce con suoni Midi, fondendo l’analogico al digitale come nei “battiti” della splendida Machine. Il finale è affidato a Facing the Sun, omaggio alla San Fernando Valley e ai nativi indiani Tatavian che l’abitavano, oltre che un ricordo affettuoso del padre che amava particolarmente quei luoghi caldi e assolati dove Alison è cresciuta, con l’abbagliante bellezza delle San Gabriel Mountains negli occhi.