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Ilhan Ersahin’s Istanbul Sessions


ISTANBUL UNDERGROUND (Nublu Records) CD Distr. Audioglobe

Ilhan Ersahin è sicuramente uno dei personaggi più eccentrici della scena underground Newyorkese. Agitatore culturale con una personale etichetta discografica e un Club aperto nell’East Village a Manhattan che porta il nome di Nublu. Capace di passare da una Jam con i Red Hot Chili Pepper al future jazz di Bugge Wesseltoft, dalle contaminazioni elettroniche dei Wax Poetic per finire con l’ensemble orientale Wonderland accompagnato dagli zingari turchi del clarinettista Husnu Senlendirici. Perché è nella confusione che Ersahin trova la linfa vitale per rinnovarsi e trovare sbocchi inusuali alla sua personale visione della musica, non più confinata ai territori del Jazz tradizionale ma in grado di inglobare rock, funk e un variegato crossover di stili. Istanbul Sessions prende corpo nel 2008, fortemente motivato dall’esigenza di collaborare con musicisti turchi e avere un progetto con sede ad Istanbul. "Istanbul Underground" è il terzo album del quartetto messo in piedi dal sax tenore di Ilhan Ershahin, sempre in compagnia del bassista Alp Ersönmez, del batterista Turgut Alp Bekoglu e del percussionista Izzet Kizil, musicisti versatili ed eccezionali session man per glorie locali come Sezen Aksu, Tarkan o Ajda Pekkan.

La musica è come al solito un tornado pronto ad investirti fin dal potente incedere di Falling. Un drumming potente sostenuto da un groove ipnotico di basso sul quale il magnifico sax di Ilhan riesce a spaziare tra diverse atmosfere.

Il drittissimo ritmo Kraut di Sariyer mi ricorda i Blonde Redhead di “In Particular”, ascoltare per credere! Il Wah-Wah super funk di Londres o il ritmo circolare della spaziale McCoy spostano ancora le coordinate del disco verso qualcosa che il gruppo prova in qualche modo a sintetizzare prima negli echi dub di Senin Icin Geldim o di Pra Gato e poi nel profondo downtempo di Sex, Drugs and Jazz.

Spregiudicati e folli ma sempre attaccati ad uno spiccato gusto per la melodia che rende il disco straordinariamente godibile, riservandoci anche un richiamo alle origini nella conclusiva Tarzanca. l’Istanbul Sessions di Ilhan Ersahin è un collettivo estremamente fresco e coinvolgente, che troverà la sua massima espressione nei concerti, ma che anche in una forma costretta come quella di un cd è capace di coinvolgere e catturare.

 

The sound of Istanbul. La pellicola di Fatih Akin mostra la vitalitá della scena alternativa della cittá turca.

 

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