Sam Shepard
Motel Chronicles
(Il Saggiatore, pag. 201 - 19 €)
Diario di Lavorazione
(Playground Edizioni, pag. 260 - 18 €)
Chi meglio di Sam Shepard può raccontare l’America, dai finestrini di una macchina, ai bordi delle leggendarie highways (più precisamente le strade blu sulla cartina geografica, quelle meno battute, che tagliano il territorio in tanti piccoli coriandoli) delineando il vero carattere di un continente con una storia breve ma densa di miti che hanno influenzato il corso del tempo, della musica soprattutto del mondo occidentale. Attraverso voci, monologhi, incontri di un narratore scafato ed a proprio agio nel grande nulla americano (non si parla del nevrotico male di vivere delle metropoli) ci viene raccontato un recente passato di persone comuni, solitarie, perdenti: il lato oscuro di tutto ciò che i media ci fanno sapere attraverso le fonti ufficiali.
E’ questa l’America che è presenza costante nei suoni che siamo soliti ascoltare, che abita e dona vita a quei veri e propri miti di persone che per molti non esistono, solo ombre che non vedranno mai la luce. Furti, droga e alcol sono presenze costanti, resistenti e tenaci che ci aiutano a capire la vera ossatura di un paesaggio autentico e desolato: immagini di motel abbandonati e fatiscenti, vecchie baracche e recinti di proprietà sconosciute dove rivivono i fantasmi di infanzie dolorose e sanguinanti, vere e proprie rappresentazioni rituali di un mondo violento ed impenetrabile. Sam Shepard, meglio di chiunque altro, ci permette, attraverso allucinazioni, riflessioni, aneddoti e piccoli ed intensissimi racconti, di conoscere il vero lato di storie vissute che hanno marchiato in modo indissolubile il nostro immaginario collettivo (con tanti riferimenti a film ed a canzoni e con poesie e fotografie commoventi).
FABIO AVARO - Progettista Industriale per vivere, critico musicale (Rockerilla, Rumore, Buscadero,
Bassa Fedeltà, Sottoterra e chissà quante altre) per sognare e, soprattutto, vagabondo delle stelle a tempo pieno.