Aziza Brahim
ABBAR EL HAMADA (Glitterbeat) LP/Cd Distr. Goodfellas
La casa del popolo Saharawi, il gruppo tribale di origine arabo e berbera che la storia ha tristemente cancellato dopo l’occupazione di quei territori da parte del Marocco nel 1975, è nel Sahara occidentale. Da quel momento è iniziata una lunghissima battaglia per l’indipendenza che ha provocato l’esodo di migliaia di civili verso il confine algerino e precisamente nell’area dell’Hamada di Tindouf dove ancora oggi ci sono enormi campi di rifugiati. "Abbar el Hamada" (Across the Hamada) é il tentativo di attraversare quell’inospitale deserto roccioso per tornare alla propria terra. Nonostante le difficoltà di vivere in esilio da oltre due decenni, prima all’Havana e poi a Barcellona, Aziza Brahim non ha mai perso la voglia di cantare la sua gente e con coraggio e forza, in questo suo quarto album, torna ad una dimensione più diretta e politica. Si parte con la sinuosità andalusa di Buscando la Paz per proseguire con Calles de Daija in pieno stile Tamikrest/Tinariwen.
La Spagna ritorna con El canto de la arena e le chitarre circolari di El wad ricordano molto il primo Bombino. Il desert blues di Mani con la partecipazione del chitarrista Maliano Samba Tourè ci conduce nella dolente malinconia delle notti Sahariane, prima di tornare alla lotta di Intifada che precede la desolata meditazione di Los muros, struggente racconto dei muri che ogni giorno vengono innalzati per respingere chi è arrivato in ritardo e per questo viene punito dalla vita.